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La parrocchia di San Gualtero di Lodi sceglie di raccogliere fondi attraverso la Fondazione Comunitaria con l’apertura di un fondo dedicato a sostenere le varie iniziative in ambito sociale o culturale.
Nasce così il  “Fondo opere parrocchiali S.Gualtero“, il primo di questo genere nella diocesi di Lodi.
Si tratta di una specie di “salvadanaio” nel quale privati, cittadini, Enti e imprese che ne condividano le finalità possono effettuare donazioni, lasciti e contributi alla memoria.

Le disponibilità donate saranno utilizzate per promuove iniziative di natura socio-assistenziale e inerenti i servizi e la cura alla persona attraverso la Caritas parrocchiale.
Serviranno inoltre per finanziare progetti volti a tutelare il patrimonio mobiliare ed immobiliare della Parrocchia, anche attraverso il recupero e la salvaguardia degli ambienti destinati alla formazione cristiana e alla ricreazione, come ad esempio l’oratorio.
Ancora a sostenere iniziative per il recupero e la salvaguardia del patrimonio storico e artistico, attraverso il mantenimento e il restauro conservativo dei beni della Parrocchia.
Un punto fondamentale è infine il finanziamento di iniziative che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del disagio giovanile in genere, realizzate sia nell’oratorio che in altri luoghi.

Per sostenere il Fondo è possibile effettuare una donazione sui conti correnti della Fondazione specificando nella causale Fondo opere parrocchiali S.Gualtero.

Oppure donare online con paypal o una carta di credito/debito.

“Si tratta della prima volta che una parrocchia della diocesi di Lodi si affida a noi per questo genere di attività e ne siamo felici  . Ci piace l’idea di diventare loro partner per iniziative di carattere sociale e non sociale. È una conferma della nostra vicinanza alle parrocchie e al territorio, in cui la Fondazione Comunitaria nei suoi vent’anni di attività ha cercato di radicarsi e di diventare punto di riferimento per la filantropia locale e per l’erogazione di contributi destinati al bene di tutto il Lodigiano”.